lunedì 20 aprile 2009

Il 25 Aprile a Melegnano


devo dire che lì per lì non ci avevo fatto molto caso. poi, complice la rassegna stampa di radio popolare, sono andata a cercarlo in giro per la città.
e l'ho trovato: eccolo qui il manifesto di questo 25 aprile all'insegna dell'amore per l'italia.
sullo stesso piano i partigiani e i repubblichini.
una frase per uno, una frase per l'altro.
chi muore per la libertà e chi ubbidisce agli ordini.
una pezza di carta per coprire l'intervento del rappresentante dell'anpi, che quando ha visto il manifesto non ne ha più voluto sapere, di parlare...
melegnano ci sta stretta, ormai da un po'.
melegnano per la prima volta nella sua storia non avrà sul palco a parlare un rappresentante dei partigiani.
c'è chi è ancora in guerra. c'è chi riscrive, vuole riscrivere la storia.
melegnano è la mia città, però e io ci vado, alla manifestazione. con i miei figli e con mille fischietti.
e mio marito, giuro, fa dei fischi da paura.

venerdì 3 aprile 2009

brunetta, saviano e il potere della parola

non ho più tempo, da un po' putroppo, di riflettere con calma sulle parole.

forse è per questo che l'ossesivo richiamo al potere enorme che "Le Parole" possono avere, fatto da saviano a che tempo che fa, mi ha fatto male.
mi ha fatto male perchè anch'io sono convinta di questa forza eppure, appunto, non ci dedico tempo.


parlare con mio marito, con i miei figli, è impegnativo, mi mette in gioco, ma è naturale, grazie al cielo, e "facile", per ora.
la magia di sentirsi chiamare "mamma" per la prima volta, di vedere enrico che mi capisce, e beve letteralmente con gli occhi le nostre parole.
ascoltare stupita annina che mi chiede "la macchina dove l'hai piazzata, mamma?" e capire quanto le mie parole diventano le sue e la aiutano a esprimersi, la influenzano nel suo pensare di bimba.
non addormentarsi senza aver chiarito o fatto 4 chiacchiere... non sarà il segreto di un buon matrimonio ma al nostro non ha mai fatto male...
(la mia nonna diceva sempre, in dialetto ma traduco, "ti parli ancora con quello là?" dove ovviamente il parlare era lo stare insieme)

le parole dei politici, però, le sopporto sempre meno, e l'uscita di brunetta di ieri mi ha fatto pensare di passare dalle parole pacate a quelle urlate (se lo becco in giro, giuro qualcosa gli urlo contro).
la leggerezza con cui i temi delicati e pesanti del lavoro e della famiglia vengono tirati in ballo, mi è insopportabile.
(stai dando aria alla bocca? diceva mia mamma quando esageravo con i miei discorsi tardivamente adolescenti)